Come tutti i gioiellini tecnologici, anche le videocamere digitali esistono in svariati modelli, i cui costi dipendono dalla tecnologia e dalle funzioni offerte.
Ci sono momenti ed eventi che sembrano troppo importanti per essere conservati attraverso le fotografie. Voci, movenze, lacrime di gioia meritano qualcosa di più per essere rivissuti e condivisi con le persone care nel tempo. Pensate che alcuni neopapà entrano in sala parto equipaggiati di videocamera per non perdere la fase della nascita del loro pargoletto!
È evidente che ognuno saprà trovare mille e più istanti da documentare.
Viaggi avventurosi stile Indiana Jones o semplicemente vacanze trascorse a sorseggiare un cocktail fresco sulla sdraio; pigiama party con gli amici; la torta con scintillanti candeline su cui soffiare; l’indimenticabile proclamazione durante la seduta di laurea… Ma la vita di tutti i giorni ben si presta a essere ricordata. Del resto, tutti avrete riso mentre stavate guardando Paperissima, no? Finalmente potete anche iniziare a pensare a quella bozza di sceneggiatura che avete nel cassetto da qualche anno, perché con la videocamera digitale e un buon programma di video editing creare corti e videoclip non è affatto difficile!
Fate sbizzarrire la vostra creatività. Vi accorgerete che non potrete più fare senza la vostra nuova videocamera!
IL MODELLO PIÙ ADATTO A VOI
Il primo consiglio che migliorscelta.it vi dà è quello di riflettere sull’utilizzo principale della videocamera. Potreste scoprire che tante funzioni non sono strettamente necessarie oppure può avvenire il contrario.
Se siete inesperti, avvicinatevi al mondo del video digitale preferendo un modello con funzioni automatiche accessibili con facilità; nel frattempo potete fare esperimenti alternando le funzioni manuali. Un ottimo compromesso anche per cominciare a utilizzare i programmi di video editing e scoprire se disponete del tempo e della voglia di fare montaggi stupefacenti, con titolazione, sottotitolazione, didascalie, commenti musicali particolari e così via.
Un altro parametro importante sono dimensioni e peso della videocamera digitale. C’è chi esige l’ultracompatta peso piuma e chi privilegia modelli un poco più corposi perché ha la sensazione di controllare meglio l’apparecchio.
Considerate che per pubblicare filmati in un sito Web o in un blog non dovete essere esperti informatici, dato che il filmato altro non è che un file da uploadare come, per esempio, una fotografia. Certo, è necessario qualche accorgimento in più per determinare la compressione e le dimensioni corrette del video, ma siamo più che certi che troverete stupefacenti quei software che vi guidano passo a passo nel montaggio del filmato.
Se questa non è la prima guida all’acquisto di migliorscelta.it che consultate, sapete già che alla fine della lettura vi sarà tutto più chiaro, altrimenti provate per credere!
FORMATI DI VIDEOREGISTRAZIONE
I principali formati di videoregistrazione digitale sono:
MiniDV. Il formato MiniDV è probabilmente il più diffuso. Si basa sulla compressione video digitale e permette di ottenere filmati di alta qualità.
Il filmato è registrato su una cassetta compatta di dimensioni ridotte, il cui contenuto può essere rivisto in TV mediante un apposito cavo oppure attraverso il lettore DVD dopo avere scaricato i file video su computer e averli processati con un masterizzatore DVD. Naturalmente si può fare precedere questa fase dal montaggio al computer per rendere i video più accattivanti.
Le videocamere MiniDV, in pratica, abbracciano un vasto target che va dall’utente inesperto al professionista, anche grazie ai suoi costi accessibili.
MicroMV. Formato sviluppato da Sony che ha puntato all’estrema compattezza (una MicroMV è circa tre volte più piccola di una MiniDV). Lo standard, molto simile al DVD, è basato su MPEG-2 e ha quindi un tasso di compressione maggiore rispetto alle videocamere MiniDV; inoltre si presta bene sia alla compatibilità con i dispositivi informatici sia al video editing.
DVD. È il formato per registrare direttamente su DVD-RW (riscrivibile) o DVD-R (8 cm; scrivibile solo una volta), supporti letti dalla maggior parte dei lettori DVD, sia su computer che stand alone, e non soggetti a usura come i nastri magnetici.
Digital 8 (D8). Questo formato, sempre introdotto da Sony, è stato il primo tra i formati digitali; la sua creazione intendeva favorire il passaggio dall’analogico al digitale conservando la compatibilità con i supporti e la meccanica delle videocamere analogiche.
Sebbene le videocamere digitali Digital 8 siano più grandi delle MiniDV e abbiano una capacità di registrazione più limitata, un indiscutibile vantaggio è che sono in grado di registrare sui supporti Hi-8 e 8mm delle videocamere analogiche. Si possono quindi rivedere i filmati ripresi sulle vecchie cassette attraverso la TV.
Hard disk. Si ritiene che l’hard disk altamente capace e integrato nella videocamera sia la prossima frontiera del formato di videoregistrazione in grado di rivoluzionare il mondo del digitale.
Altri formati di videoregistrazione sono:
Memory card. Alcuni modelli registrano su memory card (es. Secure Digital, Memory Stick), supporti di memoria troppo costosi rispetto a DVD e cassette.
Per questo motivo, alcune videocamere usano le memory card solo per le immagini statiche, mentre i filmati sono memorizzabili su nastro.
DVCPRO. È il formato sviluppato da Panasonic in risposta al (Mini)DV. La buona qualità è penalizzata dalle dimensioni della cassetta.
Digital-S. Formato di JVC antagonista dei formati professionali DVCPRO50 e DigiBeta. Poiché è basato sul sistema S-VHS, possono riprodurre cassette S-VHS.
D-VHS. Formato sviluppato sempre da JVC, registra in digitale sui nastri VHS.
DVCam. È il formato broadcast DV di Sony.
In breve, dopo avere fatto le riprese, magari annotando la scaletta delle scene per velocizzarne l’individuazione e procedere più rapidamente al montaggio, riversate i file in formato MiniDV, MicroMV o Digital8 su computer collegando la videocamera all’interfaccia USB o FireWire per trasferire il contenuto della cassetta sull’hard disk.
Si tratta quindi di fare una copia digitale poiché i filmati sono già in formato digitale. Di conseguenza, nel trasferimento non si verifica perdita di segnale e potete immediatamente lavorare sul montaggio dei video, riversando su nastro il vostro lavoro quante volte lo desiderate poiché non c’è perdita di qualità come invece accade nel passaggio dall’analogico al computer.
FUNZIONI E SPECIFICHE TECNICHE
La descrizione delle funzioni di cui sono dotate le videocamere digitali vi aiuta a comprendere quali caratteristiche privilegiare nella scelta dell’apparecchio per soddisfare pienamente le vostre esigenze.
SENSORE CCD
Il sensore CCD (Charge-Couple Device), montato anche sulle fotocamere digitali, attraverso le lenti filtra milioni di pixel che convertono la luce in elettroni. Gli impulsi elettrici formano l’immagine, che sotto forma di file viene archiviato sul supporto di memorizzazione.
In pratica l’immagine viene disaggregata in pixel (da picture element, cioè elemento dell’immagine). Il CCD è un chip composto da una griglia di sensori posizionati su un’area rettangolare e il colore della luce che colpisce ciascun sensore determina il colore del pixel.
Il sensore CCD è di tipo analogico e il processo di digitalizzazione avviene attraverso l’A-D converter (Analog-to-Digital Converter), un convertitore che muta le informazioni analogiche in digitali.
Nella maggior parte dei casi, i colori si ottengono mediante la maschera di colore RGB (Red, Green, Blue, cioè rosso, verde e blu). Questo sistema è a tre canali, corrispondenti ai tre colori, e consente di definire i colori a video per sintesi additiva: la somma dei tre colori permette di ottenere tutti i colori dello spettro cromatico fino al bianco.
MPIXEL
Il numero dei pixel è determinato dal prodotto del numero dei sensori che formano la griglia (così, per esempio, 120×160=19.200 pixel).
È naturale che incrementando il numero dei sensori si ottiene una maggiore quantità di pixel.
Dato il loro numero elevato, l’unità di misura del sensore CCD è misurata ed espressa in MPixel, che sta per MegaPixel: il prefisso mega- sta per ‘un milione’ poiché anteposto a un’unità di misura ne moltiplica il valore per 106=1.000.000 (5 Mpixel, per esempio, corrispondono a 5.000.000 di pixel).
Le riprese con un alto numero di Mpixel, che hanno una qualità più elevata, contengono un maggior numero di informazioni.
Le videocamere digitali sul mercato mediamente vanno da 1 MPixel a 5 MPixel.
Per capire quanti MPixel deve possedere la videocamera ideale bisogna che sia chiara una cosa, ossia cosa farete dei filmati (videoricordo, pubblicazione sul Web, magari in streaming, filmato 320×240 in una presentazione multimediale, ecc.). Possedere una videocamera con un numero di MPixel superiore alle vostre esigenze dà più sicurezza, sebbene i bei filmati non dipendano soltanto dalla risoluzione alta.
DISPLAY
Le videocamere digitali sono provviste di display a colori (LCD) per avere l’anteprima della scena da filmare e per visualizzare il girato.
Oltre a ciò, il display serve a leggere informazioni (stato di carica della batteria, tempo di ripresa rimanente, ecc.) e a navigare nel menu di configurazione (regolazione del diaframma, zoom, ecc.).
Il display LCD è di solito orientabile fino a 180° e il grado di rotazione è fondamentale se si vogliono fare riprese per cui è impossibile mettere l’occhio nel mirino fisso.
La grandezza del display, che considera la diagonale dello stesso, è misurata ed espressa in pollici (ricordate che un pollice corrisponde a 25,4 mm) e cambia al variare dei modelli.
È bene ricordare che il display riduce l’autonomia energetica della batteria, è pertanto buona norma disattivarlo una volta che avete deciso quali sono le impostazioni migliori per fare le riprese.
OBIETTIVI (ZOOM)
Gli obiettivi sono di fondamentale importanza.
Per arrivare al sensore CCD la luce passa attraverso l’obiettivo, che deve essere di buona qualità per ottenere immagini nitide e dai colori quanto più fedeli alla realtà.
Per non confondere le idee, precisiamo che il termine generico obiettivo designa un sistema centrato che dà l’immagine reale di un oggetto, direttamente osservabile (come nel caso del microscopio) o raccolta su uno schermo (nella macchina fotografica tradizionale, per esempio, la pellicola funziona da schermo). Generalmente gli obiettivi sono composti da un gruppo di lenti o da una combinazione di specchi sferici (è il caso dei telescopi).
Lo zoom (o ottica zoom) è un obiettivo (fotografico o cinematografico) a lunghezza focale variabile, che consente di ampliare o ridurre l’inquadratura mantenendo sempre a fuoco l’immagine.
Riguardo alla macro, invece, la distanza di messa a fuoco è di solito di pochi centimetri. Questa funzionalità in genere è presente in quasi tutti i modelli di videocamera digitale e serve a riprendere oggetti di piccole dimensioni (fiori, insetti, ecc.) o loro dettagli.
La lunghezza focale è la distanza che intercorre tra la superficie dell’obiettivo e il punto di convergenza della luce illuminato da un fascio di luce parallela, si misura con la messa a fuoco a infinito.
È noto che lo zoom consente di stringere l’inquadratura, ingrandendone virtualmente elementi.
Ma qual è la sostanziale differenza tra zoom ottico e zoom digitale?
Lo zoom ottico è formato da un insieme di lenti che modificano la lunghezza focale prima di essere registrati sul sensore; pur non avendo un alto coefficiente moltiplicatore, la definizione delle immagini non muta.
Lo zoom digitale, che lavora sul CCD, ridimensiona e poi ingrandisce nuovamente l’immagine; la definizione in questo caso si riduce perché ha luogo un processo di interpolazione: il numero dei pixel rimane invariato nonostante l’avvicinamento dell’immagine e un algoritmo ricalcola le informazioni mancanti.
Nelle videocamere digitali lo zoom ottico è abbinato a allo zoom digitale.
I lux (lumen al metro quadrato), misurando la sensibilità in condizioni di scarsa illuminazione, indicano la quantità di luce di cui una videocamera ha bisogno per registrare un’immagine che sia utilizzabile.
Preferite una videocamera con un rapporto lux/sensibilità con scarsa illuminazione uguale o inferiore a sette per garantire migliori prestazioni con poca illuminazione.
Impronte digitali, polvere e sporco sono i principali nemici degli obiettivi. La pulizia e la cura sono pratiche imprescindibili. Non mancate perciò di avere sempre a portata di mano il kit di manutenzione.
Avete senz’altro notato che spesso di parla di esposizione, anche nelle schede tecniche.
Gli elementi che la determinano sono:
- apertura del diaframma;
- velocità dell’otturatore.
Il grado di apertura massima dell’obiettivo (diaframma) è indicato dal valore F che descrive il rapporto tra la distanza focale dell’obiettivo e il diametro ideale di una determinata apertura. Le regolazioni di quest’ultima dipendono dalla quantità di luce che passa attraverso le lenti con coefficiente 2, quindi la luce viene raddoppiata oppure dimezzata.
Quindi un valore alto rappresenta un’apertura dell’obiettivo più piccola che blocca il doppio della luce rispetto all’apertura precedente e l’obiettivo è meno luminoso, mentre un valore più basso rappresenta un’apertura dell’obiettivo più grande che raddoppia la luce rispetto al valore precedente; l’obiettivo perciò risulta essere più luminoso.
La velocità dell’otturatore aumenta o riduce il tempo per registrare un fotogramma.
Un velocità alta consente di ottenere buoni risultati durante la ripresa di soggetti in movimento.
BILANCIAMENTO DEL BIANCO
Il bilanciamento del bianco è da tenere sempre sotto controllo dal momento che il bianco può assumere colorazioni particolari e irreali, rovinando la ripresa.
Le fonti luminose hanno una temperatura differente. Avrete difatti notato, semplicemente scattando fotografie con la tradizionale macchina fotografica analogica, che fare scatti quando il cielo è sereno o nuvoloso, quando l’ambiente è illuminato da luce incandescente o fluorescente, muta il risultato.
AUTOFOCUS
Se desiderate non porvi il problema sullo studio delle condizioni ambientali e dei parametri ideali per ottenere la migliore ripresa o per fare filmati senza avere il tempo di impostare le regolazioni manuali, la funzione autofocus (messa a fuoco automatica) seleziona automaticamente il soggetto in primo piano.
STABILIZZATORE DELL’IMMAGINE
Questo dispositivo permette di controbilanciare il tremolio delle riprese (es. vento, zoom, ecc.) per ottenere maggiore stabilità delle immagini.
FUNZIONI ED EFFETTI SPECIALI
Ormai quasi tutte le videocamere digitali sono dotate di:
- dissolvenza (per oscurare con gradualità la scena);
- tendina (per spostare la scena su un lato);
- mosaico (per suddividere un’immagine in quadratini);
- seppia (per rimuovere i colori originali e aggiungere tonalità del marrone per creare un’immagine a effetto invecchiamento);
- titolazione (per creare titoli, sottotitoli, didascalie e commenti);
- ripresa notturna: (per fare riprese al buio);
- data/ora: (per memorizzare le informazioni su data e ora nel filmato).
FUNZIONE FOTOCAMERA
Con la videocamera digitale potete anche immortalare soggetti e paesaggi come fareste con una nomale fotocamera digitale. A differenza di questa, però, in cui la qualità e la risoluzione dell’immagine dipendono dai pixel e dal sensore CCD, con la videocamera la qualità delle foto sarà decisamente più bassa (così come non è ottimale la qualità dei brevi filmati ripresi con la fotocamera digitale!).
La memorizzazione delle fotografie può avvenire sia su cassetta che su memory card (Secure Digital e Memory Stick).
AUDIO
La qualità del microfono è basilare per la buona riuscita di un filmato.
Mentre le videocamere DVD forniscono audio stereo Dolby Digital, le altre generalmente forniscono una registrazione audio a 12 bit (cattura di un unico canale stereo; l’altro rimane disponibile per musica o voci fuori campo da aggiungere durante l’editing) o audio a 16 bit (audio stereo di qualità CD).
Il microfono integrato può essere posizionato sopra la videocamera, il che assicura una qualità audio migliore se vi piace commentare le riprese mentre le state eseguendo, oppure sulla parte anteriore per fare meglio risaltare voci, suoni e rumori emessi dai soggetti ripresi.
Per puntare sulla chiarezza del parlato, esistono videocamere dotate di microfono zoom capace di catturare ogni singola parola.
Qualsiasi microfono esterno deve essere collegato alle videocamere con ingresso minijack per microfono. In particolare, alcuni modelli supportano microfoni XLR di alta qualità.
INGRESSI E USCITE
La presenza di ingressi e uscite (input/output o I/O) permette la connettibilità della videocamera digitale con altri dispositivi (es. computer, televisore, VHS, ecc.):
- USB 2.0 e IEEE 1394 (FireWire per Apple e i.Link per Sony), per trasferire ad alta velocità i filmati su computer compatibili;
- A/V, per collegare la videocamera al televisore o al videoregistratore utilizzando connettori RCA standard;
- S-video, sempre per collega la videocamera al televisore o al videoregistratore mediante il cavo S-video.
ACCESSORI PER VIDEOCAMERE DIGITALI
Nell’area Accessori trovate informazioni su:
- batterie e caricabatterie
- nastri
- DVD
- schede di memoria
- microfoni
- custodie
- borsoni
e tutto l’occorrente per esaltare massimamente l’esperienza del digital video.