Intimo e lingerie donna

Come scegliere l’intimo donna più adatto ai vostri gusti tra tutti i modelli e le marche di lingerie donna che il trend attuale propone? 

Acquistare intimo donna è una decisione importante e con questa guida vi aiuteremo a scegliere lingerie donna che meglio si adatta al vostro stile e al vostro modo di essere. O a darvi buone idee per regalarla!

Scegliere e acquistare intimo e lingerie donna è una pratica che molte donne amano. Non solo per sedurre e conquistare, ma anche come antistress in seguito a una settimana molto faticosa o una giornata decisamente storta. I risvolti psicologici si rivelano immediatamente positivi. 

C’è poi una schiera di uomini appassionati del genere che popolano negozi e navigano in siti web di intimo e lingerie per comprare qualcosa di speciale da regalare alla loro lei. Pensiero sempre assai gradito! 

Vestire la pelle con tessuti attillati, esplicite trasparenze e l’immortale “vedo e non vedo”, fa sentire più affascinanti e maliziose nel gioco della seduzione. È peraltro un modo di esprimere la propria femminilità, intrecciandosi con la volontà di incarnare l’oggetto del desiderio agli occhi del partner (il quale di certo non disdegna!). 

Lo stile della biancheria intima femminile è multiforme: irresistibilmente sexy e provocante, romantico e sognatore, moderno, retrò, con accenni infantili o di rigorosità maschile (si pensi per esempio allo charme di canotta e culotte donna in cotone a costine sotto una T-shirt e un paio di jeans). 

Il sex-appeal della lingerie è stato celebrato in molti film. Non si dimentica la famosa scena in bianco e nero con Sophia Loren che veste la gamba con un collant autoreggente davanti a un Marcello Mastroianni dall’espressione infervorata (Ieri, oggi, domani; 1963) né la bellezza tentatrice di Silvana Mangano in calze nere e shorts quando, ancora prima, ha impersonificato la mondina in Riso amaro (1949). L’intimo femminile ha fatto persino da illustrazione in alcune locandine cinematografiche; tra quelle storiche ricordiamo quella del film Il laureato (1967) con la gamba velata di Anne Bancroft. Ancora oggi la danza ammaliante di Kim Basinger in sottoveste di seta grigio perla (Nove settimane e mezzo; 1986) rimane uno dei simboli erotici più significativi nell’immaginario maschile e femminile. 

I costumi di scena di showgirl, veline e letterine si ispirano non solo a sottovesti, ma anche a guêpière, reggiseni, culotte e shorts, body appartenenti alla biancheria intima. 

Sempre più stilisti affiancano linee di lingerie alle collezioni moda, così le passerelle si popolano di completi intimi e baby doll. 

Materiali, forme e ornamenti trasformano l’intimo donna. Scoprite come proseguendo la lettura. 

Scegliere intimo donna e lingerie femminile 

Acquistare biancheria intima femminile significa avere idee ben chiare su ciò che si sta per comprare. 

È importante leggere le etichette o, se fate shopping via Internet, le schede dei capi per capire la composizione dei materiali con cui la lingerie è stata fabbricata. 

Tessuti naturali dell’intimo donna

Tra i tessuti naturali di origine vegetale e animale più utilizzati per confezionare la biancheria intima femminile spiccano cotone e seta. 

Il cotone è la fibra tessile vegetale ricavata dai frutti della pianta arbustiva del cotone, per l’appunto. 

La qualità del cotone muta in base alla lavorazione. Tra le tipologie più note ci sono: 

  • makò, tessuto di cotone pregiato a fibra lunga; 
  • percalle, tessuto di cotone leggero; 
  • jersey, derivante dalla lavorazione del cotone a maglia rasata che risulta molto morbida e liscia al tatto; 
  • cotone pettinato, tessuto di cotone di alta qualità; 
  • batista di cotone, tela finissima e trasparente. 

La seta è la fibra tessile animale prodotta sotto forma di filamenti assai sottili e lucenti secreti dal baco da seta per costruirsi il bozzolo

Esistono diversi tipi di seta: 

  • chiffon, tessuto leggerissimo di seta, oggi anche di fibra artificiale; 
  • shantung, tessuto di seta a superficie irregolare per via dei filati di spessore non uniforme tra loro; 
  • taffettà, tessuto di seta, anche di fibra artificiale, compatto e frusciante. 

Meno impiegati sono il lino (fibra tessile vegetale ricavata dal fusto macerato dell’omonima pianta erbacea) e la lana (fibra tessile animale ricavata dal pelo di pecora e altri animali). 

Infine, a meno che non sia prodotto artificialmente, anche il raso è una fibra naturale di origine vegetale. 

In campo tessile, le fibre sono spesso unite a fibre sintetiche (es. elastam) per migliorarne l’elasticità. 

Tessuti sintetici della lingerie donna

Tra le fibre sintetiche prodotte per la realizzazione di biancheria intima con più frequenza troviamo elastam e poliammide (o nylon). 

L’elastam conferisce elasticità ai tessuti; la poliammide assicura leggerezza e resistenza. 

La microfibra, tanto adoperata per capi intimi invernali, è data dall’ unione di elastam e poliammide. 

Altri materiali sintetici adottati per la lingerie femminile sono acrilico (filato sintetico), acetato (varietà di seta artificiale, denominazione più recente del rayon), nylon, viscosa, ecc. 

Intimo e lingerie donna: stile romantico 

Lo stile romantico dell’intimo donna privilegia tessuti naturali come la seta, il lino, il sangallo e il cotone, arricchiti da orlature di pizzo, inserti in chiffon, laccetti e bottoncini per chiudere parzialmente le scollature di magliette, bustier, body, reggiseni e per fermare i lembi delle mutandine. 

I colori prediletti sono le nuance pastello (rosa, lilla, azzurro, verde acquamarina, arancio tenue e così via), le tonalità naturali (panna, juta, corda, beige, avana, coloniale) e l’immancabile bianco. 

Molto indicate le sottovesti al gusto retrò, culotte e persino mutandoni che ricordano quelle delle donne di inizio Novecento. Nostalgia e modernità, insomma, da mescolare con gusto per mostrare tutto lo charme riletto in chiave da ammaliante Lolita. 

L’intento è celebrare la femminilità con capi intimi semplici ma maliziosi. 

Intimo e lingerie donna: stile trendy 

Ogni stagione vede il fiorire di nuove proposte trendy anche per quanto riguarda la lingerie donna. 

Al di là dell’impronta tipica di ciascuno stilista, gli atelier presentano le nuove creazioni in passerella ed è subito moda! Tagli esclusivamente femminili o suggerimenti rubati dal cassetto del guardaroba di lui; gradazioni cromatiche decise monocolore o a contrasto o sfumate tono su tono; combinazioni inedite, addirittura in argento lucido, o derivanti dagli anni ’60; non importa, basta che vi sentiate addosso ciò che indossate. 

Il tocco ultimo è dato da accessori da appaiare ai capi di lingerie: anelli vistosi e multicolor, collane, bracciali, fili in maglie metalliche a pelle che lambiscono l’ombelico, piercing, cavigliere. E ancora, inserti di cuoio e pelle, ecopelle, rete a maglie grandi o fini, tessuti naturali o spudoratamente sintetici (PVC e latex). 

Intimo e lingerie donna: stile porn-chic

Glamour e osé sono le parole d’ordine.
Proprio come le attrici dei film hard, alle quali ci si può liberamente ispirare, si spazia tra diversi stili. 

Lingerie donna stile collegiale 

La scolaretta è rappresentata dal bon ton stile collegiale, apparentemente castigato e con una punta di innocenza: intimo di cotone liscio o a costine bianco o in colori pastello; fantasie floreali, calze al ginocchio o alla caviglia, ecc. 

Ovviamente per lasciare intuire che volete giocherellare alla studentessa occorre coordinare lo stile dell’abbigliamento indossando camicetta, cardigan o giacca college, gonnellina a pieghe al ginocchio, magari portando anche un paio di occhiali, una rigorosa cravatta (una volta tolta, può sempre servire per passatempi stuzzicanti) e i capelli legati a coda di cavallo o fermati da mollettine colorate. 

Intimo donna stile infermiera  

Quello dell’infermiera è uno dei simboli erotici più diffusi dell’epoca moderna. Pensate, per esempio, quanti film hanno narrato l’innamoramento del paziente nei confronti dell’infermiera (la figura che presta amorevoli cure diventa spesso oggetto d’amore e desiderio) e in quante pellicole dai toni comici infermiera e paziente o infermiera e dottore sono protagonisti di rocambolesche vicende sentimentali ed erotiche (tra gli altri, basti vedere una commedia erotica all’italiana o un trash movie con Alvaro Vitali oppure Edwige Fenech). 

Nei sexy shop, anche quelli via web, sono in vendita costumi da infermiera sexy; grembiulino corto, cuffietta con tanto di croce rossa, set di reggicalze e autoreggenti rigorosamente bianchi. Il tutto da accompagnarsi a reggiseno, perizoma e giarrettiera in pizzo bianco. 

Per completare l’insieme, magari un termometro può sempre servire… 

Lingerie donna stile mistress 

La mistress è colei alla quale piace dominare lo slave per farsi servire e accontentare qualsiasi richiesta venga da lei fatta allo schiavetto subordinato. È un gioco di intesa e complicità espresso dalla donna dominatrice vestita con body o completi due pezzi in tessuto elasticizzato, pelle, ecopelle, cuoio, rete, pizzo, tulle e latex nero, il materiale erotico per definizione per chi ama simulare situazioni dalle sfumature forti. 

Intimo donna stile sadomaso  

Il confine tra stile mistress e sadomaso è piuttosto labile. In quest’ultimo caso sono ancora più presenti borchie di metallo su complementi intimi in pelle o ecopelle, berretti con visiera compresi. Naturalmente la differenza sta nell’utilizzo di frustini e nell’esecuzione di pratiche al limite della tortura (a volte anche oltre). 

Altra lingerie donna a tema 

La fantasia ovviamente non ha limiti, quindi via libera a sciarpe in boa naturale o ecologico dai colori shock, chiffon trasparenti, seta, raso, scollature mozzafiato, laccetti, stringhe, ganci, pendagli, fibbie. 

A Natale, per esempio, potete stupire il vostro partner con il costume di Santa Claus in versione sexy: unicamente rosso, con taglio profondo sul decolletè, bordi con finiture in pelo bianco, copricapo con pon pon bianchi. Sotto o tutto bianco o tutto rosso, che “fa festa”. 

Un evergreen sono completi due pezzi e body stile animalier (tigrati, ghepardati e zebrati) con scollature profonde e sgambature altissime, calze autoreggenti e tacchi vertiginosi. 

Reggiseni a balconcino, reggiseni push-up, reggiseni senza ferretto a coppa piena, reggiseni a triangolo, reggiseni a fascia, preformati, reggiseni minimizer, reggiseni invisibili 

Oltre a sostenere il seno per evitare il cedimento dei tessuti, a donare comfort e libertà di movimento, i reggiseni hanno la proprietà di ammorbidire curve abbondanti fino a contenerle per farle apparire meno appariscenti, oppure favorire l’effetto volumizzante laddove non ci abbia pensato Madre Natura. Ecco quindi che entrano in gioco i ferretti inseriti nella curvatura inferiore delle coppe e le imbottiture fisse o removibili. 

I reggiseni e la parte superiore di alcuni body hanno particolari tipi di coppe per favorire la vestibilità più adatta e conformante al proprio seno (coppe preformate A, B, C, D, E e F).

Reggiseni a balconcino 

Il ferretto sostenitore evidenzia le rotondità del decolletè che vengono così sostenute. Ottimo capo di biancheria intima se la misura del seno si aggira intorno alla I e alla II.
Le spalline rimovibili del reggiseno a balconcino possono spesso essere tolte e il reggiseno si trasforma in modello a fascia, sostenuto da silicone posto lungo i bordi interni perché non cada.

Reggiseni push-up 

Il push-up è una variante del reggiseno a balconcino; il vantaggio è una scollatura decisamente mozzafiato! I ferretti sostenitori introdotti nelle coppe, ravvicinate tra loro, sollevano il seno donando almeno una taglia in più grazie a imbottitura permanente e lunette estraibili (spazio utile per inserirne un’altra coppia, magari!). Le coppe dei reggiseni push-up di ultima generazione possono contenere schiume antiallergiche insieme all’imbottitura ad aria (filtrata o depurata) o all’imbottitura a olio (di tipo farmaceutico).
Come il reggiseno a balconcino, il push-up può avere spalline amovibili per trasformarsi in una fascia.

Reggiseni a triangolo

Le coppe del reggiseno a triangolo hanno forma triangolare; possono essere cucite sulla bordatura del sottoseno o essere scorrevoli e distanziabili tra loro per aumentare la profondità del decolletè (il davantino, cioè il segmento di tessuto che unisce le coppe, in questo caso non esiste). Adorato dalle giovanissime, è anche amato dalle trentenni e dalle quarantenni con il seno tonico, alto e senza smagliature. 

Reggiseni a fascia

Il reggiseno a fascia è il modello senza spalline che veste il giro seno; può essere una vera e propria fascia elastica con ganci oppure semirigido e preformato. In tutti i casi, è la soluzione migliore per non avere spalline che interferiscano con top e abiti scollati.

Reggiseni senza ferretto a coppa piena 

Il reggiseno senza ferretti è fatto solo di tessuto, cuciture e impunture; non ha infrastrutture come imbottiture e ferretti sotto coppa. Per questo motivo dona solo alle donne con una III abbondante in su. 

Reggiseni preformati  

Il reggiseno preformato ha coppe già sagomate sulla forma del seno ed è perfetto per contenere dalla IV misura in su. 

Reggiseni minimizer   

Dalla scollatura moderata e con ferretto, il reggiseno minimizer è l’alternativa al reggiseno preformato per ridurre il seno di una misura o due. 

Reggiseni invisibili   

Il cosiddetto reggiseno invisibile in realtà consiste in due coppe di silicone da posizionare semplicemente sui seni. Et voilà, potete indossare sopra l’abito. 

Slip alti, slip midi, slip bassi, culotte, slip alla brasiliana, tanga, string, perizomi  

Con lo slip si coprono il pube e parte dei glutei (cosa non proprio vera se si sceglie il perizoma!). 

La lingerie femminile è estremamente ricca di modelli di slip & Co., capi basilari dell’intimo donna. Ovviamente nessun capo è migliore di un altro; tutto si gioca sulla comodità e il comfort individuale. 

Slip alti, slip midi e slip bassi

Gli slip sono a vita alta, a vita bassa o midi, ossia un compromesso tra i due modelli. 

Gli slip a vita alta sono tra quelli con il maggiore grado di sgambatura.

Culotte 

Le culotte si ispirano agli shorts, i pantaloncini cortissimi; arrivano a toccare o a coprire appena l’ombelico ma lasciano in vista la parte inferiore dei glutei. 

Slip alla brasiliana

Lo slip alla brasiliana è un tipo di slip ridotto con bande alte sui fianchi; come il tanga, veste bene chi non ha un posteriore eccessivamente voluminoso e un giro fianchi regolare. 

Tanga

Il tanga ha una sgambatura bassa con fianchetti sottili. 

String

Molto simili ai tanga sono le string, formate da due triangoli di tessuto uniti sui fianchi.

Perizomi

La banda elastica del giro vota del perizoma unisce un triangolo di tessuto anteriore che copre il pube e che si continua con una striscia posteriore che lascia i glutei totalmente nudi, non creando antiestetici segni che traspaiono attraverso pantaloni e gonne. 

Sottovesti, baby doll, body, guêpière, bustini, reggicalze e giarrettiere  

Veri e propri strumenti di seduzione sono sottovesti, baby doll, body, guêpière, bustini (anche detti bustier), reggicalze e giarrettiere. 

Sottovesti 

La sottoveste, come suggerisce il nome, si indossa sotto l’abito (veste) per evitare il contatto di questo con il completo intimo a due pezzi (reggiseno e slip). 

Baby doll 

Il baby doll è simile alla sottoveste, sebbene più corto e leggero. 

Body 

Unisce corpino e mutandine; è estremamente pratico poiché rappresenta una soluzione unica per coprire petto, addome e fianchi. 

Oltre ai body contenitivi, adatti a modellare le forme (seno, sedere, pancia e fianchi), ci sono body in tessuto elasticizzato più leggero, per lo più con valore estetico, specialmente se adornati con pizzo e tulle. 

Alcuni body hanno i soli ferretti senza coppe per lasciare libero il seno ed essere esplicitamente provocanti. 

Guêpière

La guêpière, già in uso nei secoli scorsi per stringere il punto vita, sagomare i fianchi e dare risalto al seno, è stata reintrodotta come pezzo forte della biancheria intima femminile dalla Maison di Dior. Consiste in un busto chiuso da una fitta fila di ganci sulla schiena e terminante con appendici reggicalze. 

Bustini 

Il bustino (o bustier) è per certi versi simili alla guêpière ma, a differenza di quest’ultima, non può trattenere le calze (pertanto l’unica alternativa per vestire le gambe sono le autoreggenti) e termina sull’addome. 

Reggicalze 

Il reggicalze, solitamente in raso elasticizzato o di pizzo, si allaccia sui fianchi. Le estremità sono nastri a cui agganciare le calze. 

Giarrettiere 

La giarrettiera ha la funzione primaria di trattenere le calze non autoreggenti; tuttavia il loro ruolo attuale è più che altro ornamentale. 

Collant e calze, intimo donna.

E’ dagli anni ’30 con l’invenzione del nylon che i collant hanno uno sviluppo su larga scala
Ma solo con gli anni ’50 con il nylon meno caro il fenomeno dei collant diventa di massa: appesi ai reggicalze ma più velati, più colorati, più tentatori.

Ai giorni nostri i collant stanno spopolando dappertutto.
I collant non sono più dei semplici accessori, ma sono diventati dei veri capi primari dell’abbigliamento donna, firmati dalle grandi marche che li propongono variandone colori e motivi nelle loro collezioni.

Vediamo di fare chiarezza per capire le differenze tra i vari modelli.

Iniziamo dai gambaletti, la calze che si fermano sotto il ginocchio.
Nascosti per anni sotto i pantaloni, trascurati e ripudiati perchè antifemminili, i gambaletti stanno riscoprendo una nuova stagione.
Complice lo stile college e l’inclinazione lolita i nuovi gambaletti riescono ad essere maliziosi e sensuali come mai prima d’ora.

Fedeli compagne dei gambaletti, e come loro segnate da un destino “nascosto”, sono le calze parigine, che arrivano a coprire il ginocchio e qualche centimetro di coscia. Più calde (perchè più pesanti) sono ugualmente audaci e provocanti.

Una loro variante sono le autoreggenti, con una fascia variamente lavorata all’altezza della coscia (in pizzo o in tessuto) e con inserti al silicone per evitarne la caduta.

Le calze da reggicalze invece, sono come le autoreggenti, ma hanno bisogno di sistemi per essere sorrette, si abbinano solitamente alle giarrettiere e alle guepiere e sono l’espressione dell’intimo più sexy e provocante.

Infine abbiamo i collant veri e propri, calze che coprono tutta la gamba e arrivano fino in vita. Sono il modello più usato dalle donne di tutto il mondo.

  • Autoreggenti – Sono calze che si sostengono da sole aderendo alla gamba grazie a bande elasticizzate e ad una banda interna in lattice o silicone (spesso hanno una banda decorativa molto ampia in ricamo). 
  • Calze a rete – Calze in tessuto a fili spessi con una trama dei fili aperta, che ricorderebbe una rete da pesca, spesso indossate in estate. 
  • Calze a retina – Calze in tessuto a fili spessi con una trama dei fili un pò meno aperta dalle precedenti, ma che espongono la cute. 
  • Calze con la riga – (In inglese “seamed”) sono calze prodotte alla vecchia maniera con una giunzione-cucitura che corre lungo la parte posteriore della gamba. Nel passato venivano manifatturate tagliando il tessuto e successivamente cucendolo assieme per dargli la forma desiderata. Oggi giorno le calze vengono tessute automaticamente in continuo, non hanno cuciture ed una cucitura “seam” posticcia viene aggiunta nella parte posteriore per ottenere l’antico aspetto vintage
  • Cuban-Heel – Una calza con l’area punto che sopporta il tallone rinforzata con tessuto ripiegato e ricucito su se stesso. 
  • Demi-Toe – (Mezzo dito) Sono calze che hanno la parte per un dito rinforzata con metà della copertura sotto e sopra. Questo rinforzo copre allora soltanto la punta delle dita invece dell’intero ditio. Questi modelli vengono sia con che senza un area del tallone rinforzata. 
  • Danari – Più basso é il numero di danari e più trasparente é l’indumento. Le calze tessute con un’alto numero di denari tendono ad essere meno traparenti ma hanno una maggiore durata. 
  • Gambaletti – Sono calze che terminano a metà distanza tra il ginocchio ed il piede, coprendo metà polpaccio. 
  • Opache – Calze costuite da una trama spessa e scura che da loro una apparenza opaca (usualmente 40 denari o maggiore). 
  • RHT – Abbreviatura dell’inglese “reinforced heel and toe” (aree del tallone e dell’alluce sono reinforzate). 
  • Sandalfoot – Calze con un alluce scoperto, facendo dunque a meno della trama più spessa che si richiede nell’alluce rispetto a quella della gamba. 
  • Seamless – Calze senza cuciture fabbricate in un solo passaggio su macchine circolari (operazione continua su un solo lungo filo) e che dunque non richiedono la cucitura “seaming” nella parte posteriore. 
  • Calze velate – (In inglese “sheer“) Calze che in generale hanno una fibra sottile che và dai 15 ai 20 danari. 
  • Calze velatissime – una fibra finissima di pochi denari che offre il massimo nella trasparenza. Usualmente la fibra é sotto i 15 denari. 

La biancheria intima da sposa.

Anche se nascosta, la biancheria intima da sposa è di estrema importanza.
Per una volta è possibile lasciare da parte i classici completini di tutti i giorni e indossare qualcosa di speciale, di raffinato e di fantasioso che esalti la propria femminilità.

La lingerie da sposa deve essere innanzitutto coordinata al vestito che si indossa, il bianco e la sue sfumature quindi diventano i colori per eccellenza dei completi intimi per le nozze.

Slip, reggiseni o body di pizzo sono quelli più usati, ma è importante che la biancheria intima da sposa sia priva di cuciture troppo evidenti che potrebbero segnare il vestito.

Di grande tendenza sono i bustini di derivazione settecentesca, con coppe preformate che accentuano il seno e mettono in risalto la scollatura. 

Per quanto riguarda le calze, sicuramente i più comodi sono i collant, leggeri ed impalpabili, coprenti fino alla vita, danno ampia libertà di movimento fasciando e sostenendo i glutei.

Le calze da reggicalze però risultano essere più eleganti, femminili e sexy.
Esse consentono anche l’utilizzo delle giarrettiere come vuole la tradizione.

Anche le autoreggenti stanno riscuotendo parecchi consensi tra le giovani spose.

Consigli per acquistare intimo e lingerie donne: tabella delle taglie della lingerie femminile 

Acquistare intimo femminile, specialmente attraverso siti web, significa avere ben chiare le misure che si indossano per non sbagliare. 

Ecco qui utilissime tabelle per trovare la vostra taglia ideale. 

Reggiseni e coppe dei body 

La misura della taglia, espressa in centimetri, è riferita al giro sottoseno.
La misura della coppa, sempre espressa in centimetri è riferita al giro seno. 

TAGLIASOTTOSENOGIRO SENO
  coppa Acoppa Bcoppa Ccoppa Dcoppa E
I63-6776-7879-8182-84
II68-7281-8384-8687-8990-9293-95
III73-7786-8890-9192-9495-9798-99
IV78-7291-9594-9697-99100-102103-105
V83-8796-9899-101102-104105-107108-110
VI88-92101-103104-106107-109110-112113-115
VII93-97106-108109-111112-114115-117118-120
VIII98-102111-113114-116117-119120-122123-125
IX103-107116-118119-121122-124125-127128-130

Collant e calze*

Le misure di collant e calze dipendono dal rapporto peso-altezza e sono valide in tutta Europa. 

40 kg 1111-2
45 kg 111-222
50 kg 11-22223
55 kg 1-2222-32-3333-4
60 kg 222-33333-44
65 Kg 22-33333-444
70 Kg 2-3333-43-4444
75 Kg333-444444
80 Kg 33-444444+4+
85 Kg 3-44444+4+4+4+

Tabella di conversione delle taglie e delle misure internazionali di lingerie e intimo donna 


Reggiseni, bustier, top, maglie

 XSMLXL2XL3XL4XL5XL
ItaliaIIIIIIIVVVIVIIVIIIIX
Francia80859095100105110115120
Spagna80859095100105110115120
Germania707580859095100105110
Gran Bretagna (UK)323436384042444648
Stati Uniti (USA)323436384042444648

Slip 

 XSMLXL2XL3XL4XL5XL
ItaliaIIIIIIIVVVIVIIVIIIIX
Francia384042444648505254
Spagna384042444648505254
Germania363840424446485052
Gran Bretagna (UK)323436384042444648
Stati Uniti (USA)101214161820222426