INTRODUZIONE
Al contrario delle lavasciuga, le asciugatrici sono ancora poco diffuse in Italia.
I vantaggi offerti dalle asciugatrici sono numerosi, specialmente se vivete in un’area geografica dal clima molto umido o non disponete di spazio per stendere il bucato.
Mentre la lavasciuga prima lava, svolgendo il compito della tradizionale lavatrice, e poi asciuga i panni mantenendo un tasso di umidità tale per favorire la stiratura, l’asciugatrice essicca i capi.
L’asciugatrice necessita di uno spazio per la collocazione. Potete installarla a fianco della lavatrice o a colonna, cioè montata sopra la lavatrice grazie all’apposito kit di montaggio.
La lavasciuga invece incorpora lavatrice e asciugatrice in un unico apparecchio ed è quindi più facile da posizionare.
Una cosa è certa: la lavasciuga o l’asciugatrice vi faranno scordare stendibiancheria, fili da bucato, mollette e gocce d’acqua in casa e in balcone, lo smog e le micropolveri che si accumulano sui panni puliti e il tempo trascorso in attesa che il bucato sia finalmente asciutto e pronto per la stiratura!
La capacità del cestello dell’asciugatrice permette di accogliere lo stesso carico della lavatrice (scarpe da ginnastica o in cotone comprese); con la lavasciuga dovete estrarre circa metà del bucato lavato per proseguire. Sono necessari così due cicli per asciugare tutti i capi.
In entrambi i casi, il consumo di energia elettrica non è trascurabile, quindi dovete mettere in preventivo bollette più salate.
Entriamo nel dettaglio e vediamo cosa offrono le asciugatrici.
COME FUNZIONA UN’ASCIUGATRICE
In tutti i casi, l’aria viene aspirata dall’esterno, riscaldata da una resistenza elettrica che emana calore e convogliata da una ventola all’interno del cestello per togliere l’umidità al bucato.
Le asciugatrici si differenziano nel modo di cedere l’umidità sottratta, per questo esistono essenzialmente due modalità di asciugatura:
- a espulsione, sistema altrimenti detto a evacuazione. L’aria utilizzata dall’apparecchio è restituita nel locale sotto forma di vapore. Si consiglia l’uso di questo tipo di asciugatrice solo in locali ben aerati, dotati di una finestra da tenere aperta mentre l’asciugatrice è in funzione, perché l’ambiente si satura di umidità;
- a condensazione. L’aria viene raffreddata e raccolta in una vaschetta sotto forma di acqua che, priva di calcare come l’acqua distillata, può essere usata per la stiratura; in alternativa i vapori sono canalizzati direttamente in uno scarico. Questo tipo di asciugatrice è adatto per locali non aerati. Naturalmente ricordate sempre di svuotare la vaschetta per evitare trabocchi d’acqua e non danneggiare l’asciugatrice. Quasi tutti i modelli sono comunque dotati di una spia che segnala il livello di saturazione.
PROGRAMMI E CICLI DI ASCIUGATURA
Tutti i modelli sono dotati di programmi studiati per non rovinare i tessuti e per asciugarli mantenendo un grado differente di umidità per favorire la stiratura; altrimenti fate essiccare completamente il bucato per riporlo in cassetti e armadi (es. capi in tessuto “no stiro”) o adoperarlo subito (es. biancheria, asciugamani, accappatoio, ecc.) dopo avere avviato il programma di antipiegatura, che elimina la formazione di antiestetiche pieghe grazie al ciclo di raffreddamento.
Il programma a base di aria fredda consente di rinfrescare velocemente biancheria per la casa e capi usati poco o rimasti a lungo nell’armadio.
L’alta temperatura non rovina i capi. Anzi, l’asciugatura dona morbidezza alle fibre in quanto il calore tende a dissipare gli elementi calcificanti contenuti nell’acqua che la centrifuga elimina solo in parte.
Ovviamente i capi delicati e in lana devono essere sottoposti a un trattamento di essiccamento adeguato, in cui la temperatura dell’aria non raggiunge i massimi livelli. Ne consegue che il tempo di asciugatura varia in base al programma preselezionato.
Una funzione molto utile è il cesto con rotazione bidirezionale alternata per la migliore resa di tutti i programmi.
TEMPO DI ASCIUGATURA
Alcuni modelli di asciugatrici, in genere i più costosi, sono dotati di sensori in grado di rilevare la quantità di umidità residua del bucato e quindi di variare il tempo di asciugatura, che normalmente si aggira intorno all’ora e mezza (90/100 minuti circa), andando da un minimo di circa 30 minuti a un massimo di poco più di un paio d’ore.
CONSUMI
Come vedremo nella sezione Etichetta energetica delle asciugatrici, il consumo
di energia preventivato si riferisce al ciclo di asciugatura di 5 kg di bucato in cotone.
Le necessità individuali, com’è ovvio, si differenziano dai test condotti in laboratorio in condizioni precise e costanti.
Tutti i modelli di nuova generazione sono dotati di un dispositivo di controllo elettronico che regola automaticamente i consumi in relazione al carico e al tipo di tessuto all’insegna del risparmio economico.
Per diminuire tempo e consumi, potete mettere in atto qualche semplice accorgimento.
Innanzitutto utilizzate la massima velocità della centrifugazione della lavatrice, modulata chiaramente in base al tipo di tessuto dei capi lavati. È importante che il bucato non sia inutilmente intriso d’acqua per impiegare al meglio l’asciugatrice.
Quando possibile, optate per i programmi a basse temperature che, oltre a incidere positivamente sui costi della bolletta dal momento che la resistenza elettrica è sottoposta a un’azione meno intensiva, consentono di investire sul cosiddetto beneficio ambientale in termini di emissioni inquinanti di anidride carbonica evitate. Sfuggire alle potenziali conseguenze catastrofiche dell’effetto serra dipende dalla coscienza civile di ognuno di noi.
Un trucco che dovrebbe diventare una buona abitudine è quello di avviare l’asciugatrice nella fascia oraria notturna, in cui vige la tariffa bioraria, cioè la riduzione del costo dell’energia elettrica. A questo proposito, è utile la funzione della partenza ritardata per permettere l’avvio automatico dell’apparecchio.
L’ETICHETTA ENERGETICA DELLE ASCIUGATRICI
Per un quadro d’insieme leggete la sezione Etichetta energetica.
L’etichetta energetica posta sulle asciugatrici è suddivisa in sei settori:
I test sui cicli di lavaggio sono eseguiti avendo come punto di riferimento una procedura standardizzata (ciclo standard con 5 kg di cotone) e valida nell’intera Unione Europea per permettere il confronto con la macchina campione di cui si vogliono classificare le proprietà.
Naturalmente il consumo effettivo della lavatrice che acquistate è indicativo e dipende dalle modalità di utilizzo.
Settore 1
Indica il marchio del costruttore e il nome del modello dell’asciugatrice.
Settore 2
Indica l’efficienza energetica; è facoltativamente presente il simbolo Ecolabel.
Come sapete, un’asciugatrice di classe A consuma una quantità di energia elettrica di gran lunga minore rispetto a un’asciugatrice di classe C.
Settore 3
Indica il consumo di energia espresso in kilowattora (kWh) misurato su un ciclo di asciugatura standard del cotone.
Settore 4
Indica la capacità di carico dell’asciugatrice in un ciclo di asciugatura standard del cotone.
Settore 5
Indica l’evacuazione/condensazione in un ciclo di asciugatura standard del cotone.
Settore 6
Indica la rumorosità dell’asciugatrice in un ciclo di asciugatura standard del cotone.
La rumorosità è misurata ed espressa in decibel (dB), che descrive l’unità di misura del suono; in pratica indica il livello di un evento acustico.
Ricordate che il decibel è un’unità di misura calcolata su scala logaritmica, quindi ogni 3 dB si ha un aumento di rumore percepito di circa il 50%, così, per esempio, un apparecchio che emette 6 dB(A) è il 50% più rumoroso di uno che ne emette 3.
dB(A) si legge “decibel su scala A”, dove A indica il valore della scala più vicina alla percezione umana. Il valore è relativo alla potenza sonora dell’asciugatrice [dB(A) rif. 1pW] insita nell’elettrodomestico e non alla pressione sonora che varia a seconda di come il suono si diffonde ed è misurato nei diversi ambienti specifici.
Le prestazioni della classe A sono state incrementate dai livelli A+ e A++.
CONSIGLI: MAGGIORE EFFICIENZA, DURATA E RISPARMIO
Prolungate la vita dell’asciugatrice ottimizzandone l’impiego. Risparmierete anche sulla bolletta!
Primo consiglio. Il nostro clima abbonda di giornate terse e soleggiate. Approfittatene per saltare i cicli di asciugatura quando il bucato all’aperto asciuga in poche ore.
Carico. Per capire se il cestello contiene un carico completo, la mano e parte del braccio devono potere penetrare senza fatica tra i capi umidi.
Adoperate prevalentemente l’asciugatrice a pieno carico; usate la funzione a potenza ridotta se avete urgenza di asciugare pochi capi.
Tenete presente che mezzo carico non equivale a mezzo consumo e che il sovraccarico, oltre a rovinare il cestello, non dà un’asciugatura perfetta.
Programmi di asciugatura. Come già detto, estraete il bucato ben centrifugato dalla lavatrice; favorite i programmi alle basse temperature; impiegate l’asciugatrice durante le ore serali e notturne per usufruire della tariffa bioraria (ridotta) avendo l’accortezza di posizionare l’apparecchio in un punto lontano dalle camere da letto per non sentire l’emissione della rumorosità.
Sensori e avvisatore acustico. Preferite modelli che rilevano l’avvenuta asciugatura del bucato grazie ai sensori e che dispongano dell’avvisatore acustico che vi avvisa della fine del ciclo di asciugatura.
Controllo del bucato. Alcuni accorgimenti per l’inserimento dei capi nell’asciugatrice sono simili a quelli per il lavaggio in lavatrice:
- proteggete i capi delicati (es. biancheria o capi con inserti in pizzo, perline e/o seta) infilandoli in una federa che non usate più;
- chiudete cerniere e bottoni se non l’avete già fatto per il lavaggio in lavatrice. Se un capo ha pendagli o ganci, annodateli con dei piccoli pezzetti di stoffa ricavati da maglie o fazzoletti in disuso perché non si incastrino tra i fori del cestello o si impiglino nella trama e l’ordito di altri capi, rovinandoli o smagliandoli;
- accertatevi che le tasche siano vuote.
Pulizia e manutenzione. Pulite i filtri e lo scambiatore al termine di ogni asciugatura; non lasciate che i capi rilascino pelucchi e filacci intasanti.
Se acquistate un’asciugatrice a condensazione, svuotate la vaschetta dell’acqua di condensa a fine ciclo, quindi utilizzatela per la stiratura con il ferro da stiro.
Sicurezza. Controllate che l’asciugatrice sia stata prodotta secondo le norme di sicurezza vigenti, in particolare assicuratevi che sia presente il marchio di qualità IMQ, il marchio CE o un marchio riconosciuto dall’Unione Europea.
Prima di procedere con la pulizia ordinaria, staccate la spina dalla rete di alimentazione elettrica.
Non toccate mai l’asciugatrice se il pavimento è bagnato, non azionatela a mani umide e non girate intorno all’apparecchio a piedi umidi.
Se l’asciugatrice mostra un malfunzionamento, non camminate a piedi scalzi; per prima cosa togliete la spina dell’asciugatrice dalla presa o, meglio, staccate la corrente di casa.
Quando partite per le vacanze o un lungo viaggio, lasciate il portellone aperto per prevenire la formazione di cattivi odori e staccate i collegamenti elettrici.
Libretto delle istruzioni. Non fatevi ingannare dall’apparente semplicità d’uso della nuova lavasciuga. Leggete attentamente il manuale per scoprire preziosi suggerimenti.
LEGGERE LE ETICHETTE DEI CAPI
Per ottenere un’asciugatura perfetta, ecco una tabella che riporta il significato dei simboli di asciugatura più comuni posti sulle etichette dei capi.
Simbolo | Significato |
Possibilità di asciugatura con asciugabiancheria | |
Asciugatura a bassa temperatura con asciugabiancheria | |
Asciugatura ad alta temperatura con asciugabiancheria | |
Non asciugare con l’asciugabiancheria | |
Non centrifugare; il capo deve essere intriso d’acqua e appeso per l’asciugatura | |
Stendere verticalmente per asciugare | |
Stendere orizzontalmente per asciugare |